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Il piano editoriale SEO è, molto semplicemente, l’insieme di idee, argomenti e parole chiave strategiche con cui si andrà a costruire la content strategy di un sito web, che sia esso un blog tematico, un e-commerce o un sito web aziendale. Esistono tanti modi o strategie per creare un piano editoriale SEO efficace anche se i presupposti sono sempre gli stessi: creare e pubblicare contenuti utili ad acquisire traffico e a posizionare il sito web sui motori di ricerca.
Cos’è il piano editoriale SEO?
Il piano editoriale SEO è uno strumento fondamentale di content marketing grazie al quale vengono determinati i contenuti da pubblicare sul blog. Creare un piano editoriale in ottica SEO ci permette di poter contare su una struttura solida, grazie alla quale andremo a scegliere gli argomenti da sviluppare e gli articoli da redigere. Chiaramente è direttamente correlato alle strategie di promozione online perché ci aiuta a posizionare i contenuti sui motori di ricerca e, quindi, ad incrementare il numero di visite sul sito web.
Il piano editoriale, inoltre, serve a stabilire la frequenza con cui gli articoli devono essere pubblicati e a fornire un piano d’azione sul breve, medio e lungo periodo utile per organizzare le attività di creazione, revisione e pubblicazione.
La frequenza di pubblicazione varia in base al sito web da posizionare e può essere elevata o moderata a seconda degli obiettivi da raggiungere. Questo significa che produrre tanti contenuti non garantisce il posizionamento ottimale sui motori di ricerca, così come pubblicarne pochi non è sinonimo di minor successo.
Ciò che voglio dire è che pubblicare tanti contenuti, anche se ci aiuta a coprire una più ampia gamma di parole chiave e argomenti, non è sempre la miglior strategia percorribile per posizionare un blog. Ecco perché sono dell’idea che il piano editoriale dovrebbe essere adattato alle risorse disponibili dell’azienda, tenendo conto di fattori come tempo, budget, competenze, concorrenza sul mercato e così via.
Perché un piano editoriale può o deve essere anche “SEO”?
La SEO apporta un valore aggiunto al blog perché, attraverso l’analisi dei dati relativi al traffico organico, ci aiuta a raggiungere più rapidamente il successo e ad evitare problemi di posizionamento.
Per esempio ci consente di prevenire problemi di cannibalizzazione, ovvero l’utilizzo di diverse pagine per trattare lo stesso argomento, con il rischio che una pagina possa danneggiare la visibilità dell’altra.
Il punto è che, grazie alla pianificazione dei contenuti, il piano editoriale SEO ci offre la possibilità di individuare le pagine da ottimizzare per ciascuna parola chiave specifica e, quindi, ci permette massimizzare l’efficacia delle strategie di ottimizzazione.
Come si crea un piano editoriale SEO?
Per creare un piano editoriale SEO occorre iniziare dalla strategia, cioè dagli aspetti che definiscono il contesto in cui andiamo a posizionare i nostri contenuti. Mi riferisco al pubblico a cui sono destinati gli articoli, agli argomenti da trattare e al modo in cui se ne occupa anche la concorrenza.
Definire il pubblico
La prima cosa da fare è comprendere il pubblico di riferimento. Ciò che dobbiamo fare, in pratica, è delineare il profilo ideale di utente a cui ci rivolgiamo, analizzando le caratteristiche demografiche, gli interessi, le necessità e le aspirazioni. In base a queste informazioni sapremo di cosa parlare e, soprattutto, con quale “tone of voice” farlo, cioè attraverso quale stile di scritture creare i contenuti.
Individuare gli argomenti
Una volta stabilito il pubblico a cui è destinato il nostro blog andremo a selezionare gli argomenti da trattare. Lo faremo tenendo conto di come il pubblico è solito cercare informazioni online e, soprattutto, di cosa ha bisogno e a cosa è interessato. Per farlo possiamo analizzare i volumi di ricerca delle parole chiave attinenti al nostro settore, osservare i dati presenti su Google Trends e, infine, studiare come si muove la concorrenza.
Organizzare i contenuti
Prima di procedere alla stesura dei contenuti ci vuole un passaggio ulteriore, cioè quello della definizione delle categorie di riferimento. Per farlo ci servirà una keyword research molto accurata, grazie alla quale identificheremo le parole chiave più interessanti e le andremo ad inserire con coerenza nel piano editoriale.
Titoli ottimizzati SEO
I titoli degli articoli devono essere studiati per essere accattivanti, pertinenti e ottimizzati per le parole chiave rilevanti. L’uso di strumenti come Semrush o SEOZoom può aiutare ad analizzare i siti posizionati per specifiche parole chiave e, tra l’altro, permette anche di ottenere ispirazione per i titoli.
Oltre ai titoli dovremo occuparci anche dei sottotitoli. Per farlo suggerisco di suddividere sempre il testo degli articoli in paragrafi a cui assegnare sottotitoli pertinenti e contenenti le parole chiave.
Inoltre ricordo che è importantissimo utilizzare gli heading tag (H1, H2, H3) per contrassegnare l’importanza dei titoli in ordine decrescente. Questo aiuta i motori di ricerca a comprendere la struttura del contenuto e può influenzare il posizionamento nelle SERP, oltre che a favorire una lettura più agevole.
Redigere i contenuti
A questo punto basterà annotare tutte le considerazioni fatte sin qui su un foglio di lavoro o su un file creato appositamente con righe, colonne e tabelle. Sul file segneremo le date di pubblicazione, le categorie a cui appartengono i contenuti, i titoli, i sottotitoli e le keyword e, finalmente, saremo pronti a passare alla fase di redazione dei contenuti. In questa fase è possibile avvalersi di un copywriter, cioè un professionista preparato a scrivere in ottica SEO i contenuti inseriti e validati nel piano editoriale SEO.
Ad ogni sito web il suo piano editoriale SEO
Come ho già anticipato all’inizio di questa guida, il piano editoriale SEO deve adattarsi al tipo di sito web per il quale viene realizzato. Questo significa che oltre a cambiare in termini di parole chiave e di argomenti, il piano editoriale dovrà necessariamente variare rispetto alla finalità del sito web, a seconda che si tratti di un blog tematico, un sito web aziendale o un eCommerce. Vediamo le principali differenze.
Piano editoriale SEO per il blog
L’obiettivo di un blog è fare visite, essere letto e diventare popolare. Questo significa che il piano editoriale dovrà prevedere un elevato volume di pubblicazioni e che l’obiettivo principale sarà quello di coprire sempre più parole chiave e argomenti correlati. In pratica, quindi, un piano editoriale SEO dovrà avere l’obiettivo di offrire contenuti sempre aggiornati e di grande qualità per una specifica nicchia di argomenti da esplorare e approfondire in modo certosino, accurato e competente.
Piano editoriale SEO per un sito web aziendale
Il sito aziendale ha obiettivi differenti rispetto ad un blog tematico. Di solito questa tipologia di sito web esiste per offrire un’immagine corporate accurata e, quindi, per lavorare sulla costruzione dell’autorevolezza del brand. Ecco perché il posizionamento SEO dei contenuti potrà seguire diverse strategie, a seconda di quali sono gli obiettivi di chi possiede il sito web.
Si potrà decidere di agire come nel caso precedente, cioè creando un blog tematico ricco e con un’alta frequenza di pubblicazioni oppure valutare un piano editoriale meno dinamico ma ben posizionato sulle parole chiave più rilevanti per il mercato di riferimento. La scelta su come agire dipende molto dagli obiettivi del cliente.
Piano editoriale SEO per l’eCommerce
L’ultimo caso è quello dell’eCommerce, un sito web finalizzato alla vendita. Rispetto agli altri due questo tipo di sito web ha l’esigenza di attirare traffico sia sui prodotti che sui contenuti, spingendo in modo accattivante le persone a finalizzare acquisti. Il piano editoriale, in questo caso, servirà da spalla per posizionare le parole chiave più “interessanti”, ovvero quelle sulle quali vi sono maggiori possibilità di vendite, cioè di ricavi. Ecco perché potrebbe contenere recensioni di prodotti, guide all’uso delle merci vendute o testimonianze di clienti soddisfatti.
Considerazioni finali sul Piano Editoriale SEO
Suddividere il piano editoriale rispetto al sito web per il quale viene realizzato può essere utile a capirne il funzionamento ma, nella pratica, le cose vanno un po’ diversamente. Il punto è che esistono miriadi di siti web e di aziende, organizzazioni o piccole imprese tali per cui ogni caso andrebbe valutato a sé. Un bravo consulente SEO è quel che ci vuole per analizzare lo stato di partenza del sito web e creare un piano editoriale SEO ad hoc, utile ad avvicinarsi agli obiettivi di crescita in modo efficace, costante e graduale nel tempo.
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