
Indice dei contenuti
- 1 Come posizionarsi su Google
- 2 Posizionamento su Google tramite gli annunci a pagamento
- 3 Posizionamento su Google tramite la SEO
- 4 Verificare il posizionamento di un sito su Google
- 5 Come migliorare il posizionamento su Google
- 6 Differenza tra posizionamento e indicizzazione
- 7 Tempi di posizionamento di una pagina
- 8 Tempi di posizionamento di un sito
Nel web marketing, il posizionamento è l’insieme di tecniche e strategie grazie alle quali un sito web appare tra le prime posizioni della pagina di ricerca per un set di parole chiave inerenti gli argomenti o i prodotti/servizi proposti.
Chiaramente, la finalità della SEO (Search Engine Optimization – ovvero posizionamento sui motori di ricerca) è quella di generare un aumento delle visite sul sito, che possono poi essere tradotte in contatti, acquirenti, visitatori del negozio fisico, ecc. Possiamo quindi dire che il posizionamento di un sito web segue le medesime logiche del posizionamento di un prodotto sul mercato perché, come vedremo, per avere successo e figurare tra i primi risultati, è necessario definire una strategia ben precisa di cui ti parlerò in questo approfondimento.
Come posizionarsi su Google
Per posizionarsi su Google, considerato il motore di ricerca più utilizzato al mondo, occorre conoscere le regole che lo stesso applica per offrire ai propri utenti la miglior esperienza di navigazione possibile. Questo significa che il sito web che intendiamo “posizionare” deve “piacere” a Google e, ovviamente, anche agli utenti che lo navigheranno.
Ecco perché non basta avere un sito web ben fatto, curato graficamente e con dei contenuti interessanti per comparire primi tra i risultati di ricerca. Allo stesso modo non è sufficiente assicurarsi di rispettare tutti i criteri tecnici previsti da Google, dimenticandoci dei consumatori finali del nostro sito web: cioè persone in carne ed ossa.
Di conseguenza il posizionamento su Google è il risultato di una serie di attività, tecniche, creative e strategiche, grazie alle quali il sito web e tutti i suoi contenuti risultino di valore, sia per la rete che per l’algoritmo che regola il motore di ricerca.
Questo è esattamente il lavoro che svolge il professionista che offre servizi di ottimizzazione SEO, cioè attività con le quali migliorare la posizione di una o più parole chiave su Google e rendere un sito web pertinente, autorevole e facile da navigare. Come si traduce tutto questo nella pratica? Te lo spiego nei paragrafi che seguono.
Posizionamento su Google tramite gli annunci a pagamento
Ti sei mai accorto che, quando effettui una ricerca su Google, nella maggior parte dei casi, i risultati più in alto sono etichettati come “Sponsorizzati”? Immediatamente sotto, invece, trovi i siti web pertinenti e meglio posizionati rispetto alla ricerca che hai digitato.
Che differenza c’è tra i siti web sponsorizzati e quelli che non lo sono?
I siti web che figurano come sponsorizzati sono quelli per i quali è stata avviata una campagna con Google Ads, popolarissima piattaforma di advertising online con la quale si creano annunci attraverso un sistema ad asta.
Il mondo di Google Ads è vastissimo, al punto da non consentirmi lo spazio che meriterebbe in questo articolo. Per semplificare le cose posso dirti che questa piattaforma funziona attraverso un principio fondamentale del marketing, ovvero quello della “domanda consapevole”. Si tratta dell’insieme di bisogni, desideri o esigenze per le quali gli utenti si attivano per trovare una risposta o una soluzione.
Esempio: Quando un utente cerca online “consulente SEO” significa che ha già maturato l’idea di aver bisogno di un professionista e che è altamente intenzionato a contattarlo o a chiedere un preventivo.
Lo stesso avviene con Google Ads, piattaforma pubblicitaria con la quale gli inserzionisti creano annunci per attirare l’attenzione di utenti “caldi”, cioè consapevoli di avere un bisogno e desiderosi di trovare presto una soluzione. Per avviare questo tipo di campagne e iniziare a pubblicare inserzioni a pagamento occorre saper usare correttamente la piattaforma di Google Ads, uno strumento dall’enorme potenziale ma che, certamente, potrebbe risultare complesso per i non addetti ai lavori.
La logica di Google Ads è semplice: imposti un budget, esegui una ricerca delle parole chiave pertinenti al tuo business e avvii la campagna. Ciò che lo rende complesso è la grande numerosità di variabili con le quali decidere quando, come e dove posizionare gli annunci e, soprattutto, il sistema ad asta per il quale concorrono tantissimi altri inserzionisti che hanno lo stesso nostro obiettivo.
Ciò nonostante lo ritengo, assieme alla SEO, una delle opportunità più interessanti per fare web marketing ottenendo risultati tangibili. Ma allora che senso ha investire in attività SEO se, pagando Google, puoi comunque comparire tra i primi risultati di ricerca? Te lo spiego qui sotto.
Posizionamento su Google tramite la SEO
Per capire la differenza tra Google Ads e SEO è necessario che ti spieghi cosa si intende per posizionamento organico e posizionamento a pagamento. Il primo è il risultato di attività spontanee, cioè eseguite naturalmente dagli utenti senza l’investimento in campagne pubblicitarie o inserzioni. Il posizionamento a pagamento, come suggerisce il termine, è ciò che otteniamo facendo ricorso a strumenti pubblicitari come Google Ads.
Il posizionamento su Google tramite la SEO, quindi, è il risultato di una strategia che mira a far comparire il nostro sito web in posizione favorevole rispetto alla concorrenza. Se hai il fiuto per gli affari avrai già capito che investire in Google Ads e in attività SEO ti permetterà di avere una possibilità doppia di essere notato dai tuoi potenziali clienti, sempre alla ricerca di informazioni online per risolvere un problema o soddisfare un bisogno.
Il posizionamento su Google tramite la SEO, quindi, è un’attività di lungo periodo, che mira a costruire una buona reputazione del sito web per aumentare visibilità, numero di visite e, quindi, anche il numero di potenziali clienti. Considera che la lista dei risultati di ricerca di Google (tecnicamente nota come SERP), è come una classifica, nella quale i siti web salgono e scendono continuamente. La SEO ben fatta permette di mantenere un buon posizionamento nel tempo e, quindi, di migliorare la redditività di un sito web man mano che questo acquisirà fiducia da parte di Google e degli stessi utenti.
L’obiettivo di Google è quello di offrire risultati rapidi, coerenti e soddisfacenti agli utenti. Per farlo utilizza dei criteri ben precisi, grazie ai quali è in grado di analizzare tutti i contenuti pubblicati sul web e valutarli, stabilendo i più meritevoli che figureranno in alto. Rispettare questi criteri è solo uno dei compiti del consulente SEO, perché il suo lavoro consisterà anche nel creare una buona autorevolezza al sito web e far sì che gli utenti trovino in esso proprio ciò che stanno cercando.
Requisiti preliminari al posizionamento su Google
Il posizionamento sui motori di ricerca viene stabilito dai motori di ricerca in considerazione di diversi requisiti, chiamati fattori SEO. Riportiamo di seguito quelli più importanti:
- Velocità di caricamento e web server
- CMS moderno e SEO friendly
- Design responsive e versione mobile
- Architettura informativa
- User Experience
- File robots.txt e sitemap xml
- Iscrizione a Google Search Console
- Iscrizione a Google My Business
Per prima cosa, il sito web deve essere ben strutturato e presentare una navigazione chiara e intuitiva. Ciò comprende: un design accessibile da tutti i dispositivi; un’architettura intuitiva, semplice da navigare e che permetta di raggiungere facilmente le risorse presenti nel sito; una user experience di qualità, veloce e scorrevole. Inoltre, è fondamentale che il file robots.txt e la sitemap.xml siano configurati correttamente, al fine di facilitare l’indicizzazione del sito e delle singole pagine.
Grande importanza rivestono certamente i contenuti testuali, che devono essere realizzati in modo da garantire informazioni utili, originalità e pertinenza con l’intento di ricerca. Inoltre è importante che il sito web presenti un buon rapporto tra il testo e le immagini, in modo da rendere il contenuto ben leggibile da tutti i dispositivi, smartphone inclusi. Infine, perché un sito sia conforme agli standard di Google, deve garantire una navigazione veloce e, quindi, offrire tempi di risposta rapidi.
Attenzione: soddisfare questi requisiti non è sempre sufficiente per ottenere un buon posizionamento sui motori di ricerca. Per questo motivo, tra le attività di ottimizzazione SEO che un bravo consulente SEO è solito proporre c’è anche la link building, cioè la strategia che permette di aumentare l’autorevolezza del sito tramite l’acquisizione di backlink.
Grazie alla link building, infatti, il sito web viene menzionato o linkato da altri siti web, aumentando la propria autorevolezza in rete. I link sono interpretati da Google come segnali di valore e di affidabilità: più link di qualità un sito riceve da altri siti e più aumenta il suo trust agli occhi del motore di ricerca; l’incremento dell’autorevolezza agevola a sua volta la conquista di un miglior posizionamento in SERP.
Verificare il posizionamento di un sito su Google
Una volta che il sito web ha soddisfatto i requisiti preliminari arriverà il momento di verificare il suo posizionamento nella SERP. Esistono diversi modi per farlo, tra cui la verifica manuale del posizionamento e la verifica mediante strumenti di monitoraggio del ranking.
Inoltre Google fornisce anche uno strumento gratuito, chiamato Google Search Console, che permette di monitorare il posizionamento del sito web e di ottenere informazioni utili sulla sua visibilità nei risultati di ricerca.
Il controllo costante delle performance di un sito web, quindi, viene eseguito a partire da una scrivania di strumenti SEO grazie ai quali l’esperto è in grado di fare stime, produrre report e valutare sempre nuove strategie.
Verifica manuale del posizionamento
La verifica manuale del posizionamento consiste, molto semplicemente, nell’eseguire una ricerca su Google utilizzando le parole chiave pertinenti al sito web e verificare in quale posizione compare il sito nella SERP. Questo metodo può essere utile per una verifica occasionale, ma non è molto pratico se si deve monitorare il posizionamento di un sito web su base regolare.
Occorre anche tener conto del fatto per cui le ricerche che effettuiamo dai nostri dispositivi sono “influenzate” dalla zona geografica da cui digitiamo, dalla cronologia di ricerca, dai nostri interessi e così via… Per questo suggerisco di eseguire una ricerca manuale utilizzando la modalità di navigazione in incognito, opzione che, in parte, anonimizza la nostra posizione e ci offre risultati leggermente più attendibili.
Personalmente mi sento di sconsigliare questo tipo di verifica perché, di fatto, potrebbe risultare fuorviante e poco utile a capire qual è il reale valore di posizionamento di un sito web.
Il mio suggerimento è quello di prendere dimestichezza con strumenti appositi, cioè tool capaci di offrire dati e valori di posizionamento che un esperto SEO è in grado di leggere e interpretare.
Verifica mediante Google Search Console
Google Search Console è uno strumento gratuito fornito da Google che consente di monitorare il posizionamento del sito web e di ottenere informazioni utili sulla sua visibilità sul motore di ricerca.
Per utilizzare questo strumento è necessario registrare il sito web e verificare la proprietà del dominio, seguendo un procedimento guidato grazie al quale, nel giro di qualche tempo, potremo contare su una scrivania virtuale ricca di dati, grafici e analisi.
Una volta completata la registrazione, infatti, è possibile accedere a tantissimi dati,, tra cui la sezione “Performance”, che fornisce informazioni sulle parole chiave per cui il sito web viene visualizzato nella SERP, il numero di volte che viene cliccato e il suo posizionamento.
Google Search Console è utilissima anche per capire quali aspetti del sito web sono da migliorare, grazie ai suggerimenti della stessa piattaforma che, periodicamente, ci esorta a correggere errori o problemi che influiscono negativamente sulla navigazione.
Verifica mediante tool di monitoraggio del ranking
Esistono diversi tool di monitoraggio del ranking disponibili online, alcuni dei quali gratuiti e altri a pagamento. Questi strumenti consentono di monitorare il posizionamento di un sito web su Google e di ottenere informazioni dettagliate sulle parole chiave per cui il sito web viene visualizzato nella SERP, il numero di volte che viene cliccato e il suo posizionamento.
Alcuni esempi di tool di monitoraggio del ranking sono SEOZoom, SEMrush, Ahrefs e Advanced Web Ranking. In realtà ce ne sono davvero tantissimi anche se, in Italia, i più famosi ed utilizzati sono quelli appena citati.
La scelta del tool dipende molto anche dal tipo di progetto di cui ci stiamo occupando perché, per esempio, SEOZoom risulta essere il più potente per il mercato italiano mentre, il suo competitor SEMrush, trova largo impiego per siti web da posizionare anche nei mercati esteri.
Sono strumenti molto sofisticati, grazie ai quali otteniamo in tempo reale grafici sull’andamento delle performance del sito web da ottimizzare, verifiche sulla concorrenza di pagine e parole chiave e molto altro ancora. Personalmente ritengo che l’utilizzo di questi strumenti sia fondamentale per fare il mio lavoro, oltre che per offrire al cliente dati certi su cui confrontarsi circa la reale efficacia dell’intervento di ottimizzazione.
Da leggere: Come verificare un dominio prima dell’acquisto
Come migliorare il posizionamento su Google
Fin qui ho parlato della SEO e di come funziona il posizionamento di un sito web in termini generici, spiegando il sistema che regola l’algoritmo di Google e che premia o penalizza i siti web ed i loro contenuti.
Il passaggio dalla teoria alla pratica, tuttavia, non è così lineare perché ogni sito web è diverso dall’altro e, quindi, è unico nel suo genere. Ciò che voglio dirti è che non esiste un metodo di lavoro universale, una sorta di scaletta di interventi che ogni Consulente SEO Freelance è solito seguire.
La verità è che anche due siti web che trattano argomenti simili potrebbero richiedere interventi differenti o strategie diversificate. Per esempio un intervento SEO per un sito web appena messo online è molto diverso da quello che richiederebbe un portale longevo, ricco di contenuti e già ben indicizzato sui motori di ricerca.
Ecco perché se volessi spiegare, con estrema sincerità professionale, come migliorare il posizionamento di un sito web su Google, la prima risposta che mi verrebbe in mente è: dipende.
Da cosa?
Dipende dalla tematica del sito web, da come è stato creato, dal budget che il proprietario desidera investire e, si, anche dagli obiettivi che desidera raggiungere. “Migliorare”, banalmente, significa attivarsi o intervenire per ottenere un risultato migliore di quello che abbiamo già per le mani, ma non ci dà un’idea quantitativa o misurabile.
E no, migliorare non significa necessariamente “essere primi su Google”, ambizione giusta e condivisibile ma sempre da valutare caso per caso, rispetto allo stato di partenza del sito web e agli obiettivi di crescita che vogliamo raggiungere.
Chiunque leggerà questo approfondimento avrà sicuramente una concezione diversa di “miglioramento” proprio perché ogni sito web ha la sua storia ed uno specifico percorso di crescita.
Cosa devi fare per migliorare il posizionamento del tuo sito web?
Per darti un’idea esaustiva di cosa è necessario fare per migliorare il posizionamento su Google ho pensato di condividere una lista di attività che sono certo ti sarà utile per muovere i primi passi.
- Il tuo sito web è veloce a caricarsi?
Non c’è cosa peggiore di un sito web che impieghi troppo tempo a caricarsi quando l’utente sta navigando. Ogni secondo è prezioso per evitare che l’utente si scoraggi e che vada a cercare informazioni altrove.
- La navigazione è agevole e fluida?
Per consentire una navigazione agevole occorrerà innanzitutto una struttura del sito web pulita, chiara e di facile comprensione. Ricorda che quando l’utente non trova le informazioni di cui ha bisogno, impiega meno di un istante a chiudere la pagina e a rivolgersi alla concorrenza.
- I contenuti sono chiari, interessanti e coerenti?
Cosa fai quando entri in un sito web alla ricerca di risposte e non le trovi? Semplice: chiudi tutto e passi a quello successivo. Quando succede Google interpreta questo comportamento in modo molto negativo e penalizza il sito web, reputandolo non pertinente.
- Hai eseguito una ricerca di parole chiave?
Senza le parole chiave è impossibile creare una strategia di contenuti da posizionare. Ci sono tanti modi per farlo, sia utilizzando i tool di cui ti ho parlato che sfruttando gli strumenti gratuiti che lo stesso Google mette a disposizione, tipo Google Trends per citarne uno.
- Immagini, elementi grafici e testi sono leggibili su ogni dispositivo?
La maggior parte delle informazioni che cerchiamo online, oggi, provengono dagli smartphone, dispositivi che hanno uno schermo molto più piccolo di quello del PC. Di conseguenza contenuti ed elementi grafici dovranno essere disegnati in modo tale da rendere l’esperienza di navigazione gradevole a prescindere dalla grandezza dello schermo.
- Hai “segnalato” a Google l’esistenza del tuo sito web?
In genere Google trova e indicizza qualunque pagina web ritenga di valore. Ciò nonostante è buona norma segnalare l’esistenza del nostro sito web in modo tale da abbreviare i tempi e ottenere miglioramenti più rapidi. Per farlo ci sono vari modi tra cui l’invio della sitemap XML tramite Google Search Console.
Differenza tra posizionamento e indicizzazione
Prima di parlare dei tempi richiesti dalla SEO per portare risultati, è bene trattare un topic fondamentale: la distinzione tra posizionamento e indicizzazione.
- L’indicizzazione è il processo di catalogazione dei siti web. In sostanza, un sito si dice ‘indicizzato’ quando il motore di ricerca prende atto della sua esistenza e lo inserisce nel proprio indice. La fase di indicizzazione è propedeutica a quella di posizionamento poiché è durante questo step che Google analizza la qualità e la pertinenza del sito e stabilisce se e come posizionarlo nelle proprie pagine di ricerca.
- Il posizionamento è, appunto, il risultato di tale catalogazione. In relazione a diversi fattori (vedi il paragrafo dedicato), tra cui la qualità del contenuto, la pertinenza rispetto alle query di ricerca degli utenti e l’autorevolezza del sito, il motore di ricerca colloca le singole pagine in una determinata posizione. Esse, una volta indicizzate, vengono proposte agli utenti come risultati di ricerca, in coerenza con il search intent manifestato dagli stessi.
Dunque, una pagina indicizzata non è automaticamente anche posizionata, ma è il motore di ricerca a stabilire se e dove collocarla in relazione alle richieste dell’utente.
Il modo più immediato di verificare se un URL è stato correttamente indicizzato consiste nell’inserirlo nella barra di ricerca di Google, preceduto dalla dicitura “site:”, come nell’esempio:
site:https://www.sitoesempio.it/nome-pagina/
Tempi di posizionamento di una pagina
I tempi di posizionamento di una singola pagina dipendono da molti fattori, tra cui la competitività delle parole chiave utilizzate, la qualità del contenuto e i backlink. Di norma per una pagina ben ottimizzata e con parole chiave poco competitive, il posizionamento può avvenire entro pochi giorni o settimane. Al contrario, per parole chiave altamente competitive, il posizionamento potrebbe richiedere diversi mesi o addirittura anni.
Tempi di posizionamento di un sito
I tempi di posizionamento di un sito sono ancora più variabili e dipendono da fattori come la dimensione del sito, la qualità e la quantità dei contenuti, i link in entrata e l’autorità del dominio. In genere, per un sito nuovo, i tempi di posizionamento sono più lunghi rispetto a quelli di una pagina singola. Il processo di indicizzazione di un sito può richiedere diversi mesi, mentre il posizionamento avviene gradualmente nel tempo, in base alla tematicità e qualità dei contenuti e alla presenza di link in ingresso.
Conclusioni
Il posizionamento su Google tramite la SEO è un processo essenziale per aumentare la visibilità del proprio sito web e attirare nuovi potenziali clienti. Per ottenere un buon posizionamento è necessario lavorare sulla qualità dei contenuti, sulla pertinenza rispetto alle query di ricerca degli utenti e sulla presenza di backlink.
I tempi di posizionamento possono variare notevolmente, a seconda della competitività delle parole chiave e della qualità del sito. Ricorda che il posizionamento è un processo di lungo termine, che richiede costanza e attenzione ai dettagli per ottenere risultati duraturi nel tempo. Molto spesso le persone mi contattano per apparire tra i primi risultati di Google o per sapere quanto costa pubblicizzarsi su Google, convinte che questo sia l’unico obiettivo importante da perseguire. In realtà la prima pagina dei risultati di un motore di ricerca è uno dei tanti obiettivi a cui mirare proprio perché, oltre ai criteri di Google, c’è da considerare l’esperienza di navigazione delle persone e, quindi, la qualità che mettiamo a disposizione delle stesse.
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