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Home » Blog » Local SEO: cos’è, come farla e best practice

Local SEO: cos’è, come farla e best practice

Di Gabriele Rispoli | Pubblicato il 21 Marzo 2023 - Aggiornato il 21 Marzo 2023

Local SEO

Indice dei contenuti

  • 1 SEO locale e SEO nazionale
  • 2 I 3 fattori della Local SEO: Pertinenza, Distanza ed Evidenza
    • 2.1 Pertinenza
    • 2.2 Distanza
    • 2.3 Evidenza
  • 3 Google Local e Google Business Profile
  • 4 Google Business Profile: che cos’è
  • 5 Le ricerche organiche e le mappe di Google
  • 6 Come ottimizzare una scheda Google Business Profile
  • 7 Local SEO e ottimizzazione del sito
  • 8 Local SEO e responsive design: l’accessibilità da mobile

La Local SEO o Local Search SEO è l’ottimizzazione di un’attività basata sulla capacità di rispondere in modo specifico a una query geolocalizzata (in un raggio d’azione ben definito sul territorio) nei risultati di ricerca locale di Google.

La Ricerca locale di Google segue un processo simile a quello della SEO nazionale, in quanto permette a un brand di accrescere la propria visibilità online in modo organico e, dunque, gratuito, attraverso le ricerche degli utenti. 

La local SEO, quindi, pone il proprio focus strategico sull’intercettazione di un pubblico che compie ricerche geolocalizzate; ne consegue che la ricerca locale si configura come una risorsa di marketing soprattutto per le attività che offrono servizi sul posto, come i negozi, le attività turistiche, quelle della ristorazione o del ramo alberghiero.

SEO locale e SEO nazionale

Ecco un esempio per chiarire la differenza fra SEO nazionale e Local SEO; prendiamo due tipi di siti web: un e-commerce di abbigliamento e il sito di una pizzeria. In entrambi i casi, le aziende vogliono investire nella SEO, ma strategie e obiettivi saranno del tutto differenti. 

Nel caso dell’e-commerce, verranno prese in considerazione keyword di tipo transazionale come ad esempio “Scarpe in offerta“, “Cappelli da uomo“, “Pantaloni a vita alta in saldo“. L’approccio SEO della pizzeria, invece, verterà sull’acquisizione di traffico tramite parole chiave locali quali “Pizzeria napoletana vicino il Duomo“, “pizza napoletana migliore di Milano“, “Dove mangiare pizza napoletana a Milano“.

Schermata di Google Maps per una ricerca locale
Schermata di esempio di una parola chiave geolocalizzata che attiva la presenza Google Maps in SERP

La presenza dell’indicazione geografica all’interno della parola chiave, inoltre, non è rilevante, poiché, per ricerche di questo tipo, Google è in grado di riconoscere il Search Intent dell’utente, restituendo risultati geolocalizzati in relazione alla sua posizione.

La differenza fra SEO nazionale e SEO Locale non sta solo nella tipologia di parole chiave scelte per la keyword strategy, ma anche negli strumenti e nelle attività, ed è di questo che si parlerà ora: come si fa SEO per attività locali.

I 3 fattori della Local SEO: Pertinenza, Distanza ed Evidenza

Google, nel definire le SERP locali, utilizza 3 criteri:

  • Pertinenza
  • Distanza
  • Evidenza

Questi fattori, gestiti attraverso l’algoritmo Google Pigeon, sono indicati dallo stesso Google nella propria pagina di supporto dedicata alla SEO locale.

Pertinenza

Non a caso il primo fattore: la Pertinenza considera la corrispondenza tra l’esigenza dell’utente espressa attraverso la ricerca e i prodotti/servizi proposti dalle attività in zona, individuando quelle che hanno maggiori possibilità di soddisfare il bisogno dell’utente. Per migliorare questo parametro è dunque consigliabile inserire nel proprio sito informazioni dettagliate sulla tipologia di prodotti e servizi offerti.

Distanza

La Distanza è chiaramente il fattore di vicinanza tra l’attività commerciale e la località indicata nella ricerca; in caso di assenza di questa informazione, Google calcola la distanza utilizzando i dati in proprio possesso relativi alla posizione dell’utente. Il motore di ricerca tende ovviamente a inserire tra le prime posizioni delle sue mappe i contatti delle attività più vicine al punto di interesse.

Evidenza

L’Evidenza si riferisce alla notorietà e autorevolezza di un Brand: Google premia le aziende che hanno un marchio riconoscibile e diffuso. Per fare un esempio, è probabile che ricercando una paninoteca in città, i primi risultati siano relativi a catene di fast food noti a livello planetario. Questo criterio riguarda pressoché ogni tipologia di ricerca locale, come i punti di interesse turistico, le catene alberghiere o i negozi di abbigliamento. Google considera anche i segnali del web per calcolare l’autorevolezza di un’attività, scansionando link, articoli, directory. Altro elemento cruciale è quello delle recensioni, che svolgono un ruolo decisivo nel definire la gerarchia dei risultati nelle mappe.

Leggi anche 10 Fattori SEO per il posizionamento su Google

Google Local e Google Business Profile

Bisogna fare chiarezza riguardo un altro aspetto della SEO Local, ovvero la differenza fra le ricerche inserite come risultati organici della SERP e quelle classificate all’interno delle mappe di Google. Per farlo, occorre parlare di Google Business Profile (ex. Google My Business).

Google Business Profile: che cos’è

Google Business Profile (My Business)
Google Business Profile (My Business)

Google Business Profile è un servizio gratuito offerto da Google ad attività commerciali e non per promuovere prodotti, servizi e iniziative. Si tratta, in pratica, di una scheda online che i marchi possono utilizzare per fornire informazioni a 360 gradi sulla propria struttura: contatti, orari di apertura, informazioni di ogni tipo sull’azienda e la sua offerta, elenco dei servizi, contenuti foto e video. La sezione permette anche di ricevere recensioni dagli utenti e di interagire con loro rispondendo al commento.

L’attivazione del servizio è molto semplice e non richiede particolari competenze informatiche: è sufficiente possedere o creare una Gmail, quindi seguire la procedura guidata che trovate a questo link.

Le ricerche organiche e le mappe di Google

Knowledge Graph Google
Knowledge Graph Google – Gabriele Rispoli

Quando un utente effettua su Google una ricerca con intento locale, solitamente il primo risultato che compare è una mappa in cui sono inseriti dei puntini rossi, che corrispondono alle attività vicine al punto di ricerca. Immediatamente dopo, troviamo un elenco di attività, individuate da Google tramite la relativa scheda Business Profile. Ciò significa che le aziende concorrono nelle SERP di Google Maps attraverso la propria scheda GBP e non tramite i siti web, che invece sono inseriti immediatamente dopo l’elenco di Maps, come risultati organici.

Come ottimizzare una scheda Google Business Profile

Ma come si fa a ottimizzare una scheda Google Business Profile per aumentare la sua visibilità?

Schermata di Gestione Profilo Google Business Profile
Schermata di gestione del profilo Google Business di “Gabriele Rispoli Consulente SEO”

All’interno della scheda Google Business Profile (accessibile da https://business.google.com/locations oppure digitando “la mia impresa” su Google), come già spiegato, è possibile pubblicare una vasta gamma di informazioni e contenuti. L’aggiornamento costante della pagina è in effetti un valore aggiunto, che può favorire la sua crescita negli elenchi di Google Maps: si consiglia prima di tutto di riportare sempre le informazioni corrette, modificando ad esempio gli orari di apertura e chiusura in conformità alle variazioni stagionali e di segnalare eventuali aperture nei giorni festivi. Pubblicare foto, link, post e altri contenuti è un altro ottimo modo di attirare l’attenzione sia dei bot di Google che dei potenziali clienti.

Le recensioni rappresentano una risorsa imprescindibile, è quindi ottima abitudine incoraggiare i propri clienti a rilasciare un commento dopo aver usufruito di un servizio o acquistato un prodotto, gestendo in modo puntuale eventuali critiche o giudizi negativi.

Local SEO e ottimizzazione del sito

La Local SEO, però, non vive di sole mappe e anche i risultati organici rivestono una funzione chiave nell’acquisire traffico geolocalizzato. In questo caso, lo strumento di riferimento è il sito web: è bene favorire il lavoro degli spider, inserendo informazioni di natura geografica all’interno delle pagine del sito, specificando quando possibile la località di riferimento all’interno dei meta-tag Title e Description e, in modo naturale, anche nel footer e negli URL. La pagina Contatti dovrebbe sempre presentare una mappa al suo interno che indica l’esatto posizionamento dell’azienda.

Leggi anche SEO: ottimizzazione per i motori di ricerca

Local SEO e responsive design: l’accessibilità da mobile

Come facilmente intuibile, in ambito “Local” assumono una rilevanza crescente le ricerche effettuate da mobile, poiché la gente, spesso, ricerca luoghi e attività d’interesse con l’intento di raggiungerle in quello stesso momento e, dunque, tramite dispositivi in mobilità. Ecco perché la ricerca locale di Google non può prescindere dalla dotazione di un sito con design responsive, ovvero un’architettura web che sia facilmente fruibile tramite smartphone o tablet.

Il riferimento non è solo alla possibilità di visualizzare facilmente i contenuti del sito, ma anche di interagire direttamente tramite lo schermo. Per rendere il proprio sito ottimizzato dal punto di vista dell’accessibilità mobile, esso deve permettere agli utenti di attivare la telefonata o il percorso di Google Maps direttamente da sito, con un solo tocco, senza la necessità di dover copiare e incollare il numero di telefono o l’indirizzo di destinazione.

In pratica, tutto ciò che rende un sito web accessibile, informativo e geolocalizzato favorisce il suo miglioramento nelle SERP locali di Google.

Vuoi ricevere una consulenza o un preventivo per la tua Local SEO? Contattami a questa pagina, sarò lieto di fornirti tutto il supporto che cerchi.

Archiviato in:SEO

Gabriele Rispoli

Consulente SEO esperto e specializzato in strategie di link building e technical seo audit per settori competitivi.

Dal 2013 aiuta le aziende e i professionisti a migliorare la reputazione online e a raggiungere nuovi clienti da Google.

Inoltre, dal 2019, collabora in qualità di SEO Manager con l'agenzia SEO InPrima.

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