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Ogni giorno, migliaia di domini vengono lasciati scadere per qualsivoglia motivo e una buonissima parte di essi vengono in seguito riacquistati e spesso recuperati mediante il ripristino dei contenuti pubblicati nel precedente sito web.
Acquistare un dominio è semplicissimo ed è alla portata di tutti, ma il rischio di ritrovarsi con un dominio penalizzato, bannato o con problemi in ottica SEO è dietro l’angolo.
Ecco perché diventa necessario conoscere le giuste tecniche e strategie su come verificare un dominio prima di iniziare un nuovo percorso per la creazione di un sito web aziendale o personale.
In questo articolo ti spiego come, quando e perché è opportuno analizzare il dominio che intendi registrare, per evitare di incappare in una spiacevole fregatura.
Tipologie di domini
Innanzitutto, occorre precisare che esistono due tipologie di domini:
- domini vergini, ovvero quei domini che non sono mai stato registrati
- domini con storico, ovvero quei domini che sono stati registrati uno o più volte, da uno o più proprietari (o registrant) nel corso degli anni
Inoltre, i domini possono essere classificati come:
- domini generici (es. buongiornoconilcuore.it)
- domini a chiave brand (es. amazon.it)
- domini a chiave esatta (es. consulenteseo.it).
È chiaro ed evidente che, nel caso volessimo registrare un dominio di fantasia, come ad esempio “buongiornoconilcuore.it”, avremmo vita facile in quanto è probabile che quel dominio non sia stato mai registrato da altri e che quindi sia vergine a tutti gli effetti.
Diversamente, se il nostro scopo fosse quello di registrare un dominio breve, a chiave esatta (Exact Match Domain) o contenente una parola chiave specifica per il nostro settore, il discorso cambierebbe e diventerebbe di vitale importanza analizzare alcuni criteri o fattori prima di procedere con la registrazione dello stesso.
Ma ora passiamo subito all’azione.
Come verificare se il dominio è libero
Per prima cosa, naviga il sito domaintyper.com digitando il nome di dominio senza l’estensione (.tld) in quanto ci pensa direttamente il tool a evidenziarti quelli che sono disponibili (in verde) e quelli che sono occupati (in rosso).
Tips: Per analizzare più estensioni contemporaneamente, utilizza il filtro di ricerca “Add or Edit Extensions”.
Procediamo con la registrazione del dominio? Prima devi munirti di questi strumenti
Una volta individuato il dominio di tuo interesse, procedi ad analizzarlo in modo approfondito attraverso questi strumenti:
- Web Archive
- WebConfs.com
- comando “site:nomedominio.tld” su Google
- comando “nomedominio.it” su Google
- Whois Domain Tools
- Ahrefs
- Semrush
- Moz Open Site Explorer
Vediamoli tutti nel dettaglio.
Cosa ha pubblicato in passato il dominio?
Web Archive
È un “libero archivio online” dedicato ai domini di qualunque Paese e TLD. Il suo scopo è quello di registrare e quindi di archiviare tutte le modifiche che vengono apportate all’interno di un sito web. Potremmo definire Web Archive come la macchina del tempo di domini e siti web, attraverso cui è possibile esplorare più di 800 miliardi di pagine Web archiviate dal sistema.
Grazie a Web Archive (archive.org) possiamo comprendere sin da subito se il dominio presenta degli archivi oppure no all’interno di un progetto.
In caso positivo, è buona norma analizzare punto per punto, mese per mese e anno per anno cosa è stato fatto. Quindi, quali contenuti sono stati pubblicati e quanti cambiamenti strutturali ci sono stati nel corso del tempo.
Web Confs
Serve ad analizzare l’età di uno o più domini contemporaneamente. Reputo questo tool importante in quanto fornisce in modo istantaneo il ciclo di vita di un dominio. Inoltre, mi è capitato spesso che Web Confs mi fornisse delle metriche diverse da quelle di Archive. Per questo, consiglio di utilizzare quanti più strumenti possibili così da avere a disposizione tutte le info necessarie prima di procedere con l‘acquisto del dominio desiderato.
Verifica proprietà e scadenza dominio
Whois Domain Tools
Attraverso questo strumento possiamo analizzare sia la disponibilità del dominio che farci un’idea di quante volte sia stato modificato l’IP, l’hosting e il registrant relativo al dominio analizzato.
Nello specifico, Whois Domain Tools permette di analizzare:
- il Whois (per individuare l’intestatario di un dominio, a patto che il whois non sia privatizzato)
- la data di registrazione e scadenza
- i record DNS
- il database IP History
- l’IP Location
- il database Hosting History
Verifica se il dominio è stato penalizzato
Comando site:nomedominio.tld
Tramite l’operatore di ricerca “site:” (esempio, site:dominio.it) siamo in grado di analizzare da subito se il dominio ha delle pagine registrate nell’indice di Google oppure no. In caso affermativo, il dominio è già noto a Google e quindi ha un suo storico. In caso negativo, invece, possiamo ipotizzare due scenari:
- il dominio è vergine ed è quindi naturale che non esista su Google
- il dominio è stato bannato da Google (cancellazione totale in SERP per violazione delle linee guida di Google).
Ma in base a cosa decidere se va bene oppure no? Continua a leggere.
Comando “nomedominio.tld”
Tramite questo operatore di ricerca chiediamo a Google di mostrarci tutti i risultati di ricerca (quindi ci riferiamo a domini esterni) che includono nel proprio sito web, il dominio o il termine di ricerca da noi inserito.
Se i risultati restituiti da entrambi gli operatori di ricerca Google sono un mix di contenuti in inglese, cinese o ancor peggio pornografici, sicuramente è stata fatta un’attività di spamming in precedenza.
Ahrefs Backlink Checker (a pagamento)
Ahrefs ci permette di analizzare in modo rapido e preciso la presenza o meno di backlink verso il dominio che intendiamo registrare. Il Backlink Checker analizza sia la quantità che la qualità e tipologia dei backlink ricevuti negli ultimi 5 o più anni.
In questo modo, siamo in grado di rilevare la presenza di eventuali penalizzazioni da Penguin, attacchi di negative SEO e, inoltre, di effettuare un’accurata analisi del profilo link.
SEMrush Domain Overview (a pagamento)
SEMrush è uno degli strumenti SEO più utilizzati dai marketers, dai freelance e dalle agenzie di digital marketing. Grazie al tool Domain Overview di Semrush, riusciamo ad analizzare la qualità e quantità di traffico di un sito web andando a ritroso dal 2012.
Un aspetto interessante di questo tool è che permette di evidenziare tutti gli update di Google in funzione di uno specifico periodo e in relazione a un cambiamento di visibilità e posizionamenti di parole chiave su base confronti per tipologia di SERP e competitività.
Moz Open Site Explorer
Si tratta di uno strumento gratuito, anche se in forma limitata (10 ricerche mensili dopodiché tocca abbonarsi), e messo a disposizione da Moz per chi volesse analizzare il proprio dominio.
Con Open Site Explorer analizziamo la popolarissima metrica DA, ovvero la Domain Authority, mediante la quale possiamo comprendere quanto sia autorevole un dominio, in una scala logaritmica da 0 a 100. Più è alto il valore, maggiore sarà la probabilità che esso si classifichi meglio nelle pagine dei risultati di ricerca Google (SERP).
Per questo specifico caso, però, l’obiettivo è che il dominio ci fornisca come punteggio 0 o 1.
Inoltre, un’altra metrica importante da analizzare è lo Spam Score, il cui punteggio oscilla in punti percentuali da 0 a 100. Quanto più è alto il punteggio dello spam, maggiori sono le probabilità che il dominio possa aver subìto una negative SEO o che abbia un profilo link tutt’altro che naturale.
Indicativamente, un dominio con punteggio di Spam Score superiore al 40% andrebbe scartato.
Tips: Nel caso tu abbia già registrato il dominio e vorresti accertarti che sia pulito e quindi libero da spam o penalizzazioni, potresti non solo utilizzare i tool sopra indicati ma avvalerti dell’ausilio di due ulteriori preziosissimi strumenti:
- Google Search Console, per analizzare una eventuale penalità manuale inflitta dal team antispam di Google
- Barracuda Penguin Tool, che si collega al tuo account di Google Analytics, fondamentale per individuare eventuali penalizzazioni algoritmiche da Panda o Penguin
Conclusioni
Comprare un dominio allo scopo di creare un business per la propria attività online richiede analisi e capacità di problem solving, oltre che pazienza, ma evita di farti spendere soldi e tempo, mandando in fumo settimane o mesi di lavoro inutilmente.
Nel caso tu fossi interessato/a ad approfondire la questione, non esitare a contattarmi per una consulenza gratuita e su misura del tuo caso specifico.
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